Liutai Toscani al Concorso di Cremona

Cremona 1937-1947 – Liutai Toscani in concorso

La Mostra Concorso Nazionale di Liuteria organizzata a Cremona nel 1937 dall’Enapi – Ente Nazionale per L’Artigianato e le Piccole Industrie – vide la partecipazione di 119 liutai, per regolamento aderenti alla Federazione Nazionale Fascista degli Artigiani, con oltre 300 strumenti. Nel catalogo si specifica che furono ammessi 116 costruttori in gara e tre fuori concorso.

La presenza dei liutai toscani non solo fu numericamente significativa ma soprattutto vide il successo di Iginio Sderci, primo premio nelle categorie violino e viola. Ebbe ragione di una concorrenza qualificata, ad iniziare da Ferdinando Garimberti, secondo in entrambe le sezioni, Gaetano Sgarabotto e Giuseppe Ornati.

Piero Badalassi non ottenne alcun riconoscimento ma vincerà, alcuni decenni dopo, la medaglia d’oro alla I triennale Internazionale di Liuteria nella categoria viola.

Elenco dei liutai toscani partecipanti:

Piero Badalassi, Pisa
Alfredo Bertozzi, Ripa di Seravezza (Lucca)
Carlo Bisiach, Firenze
Lapo Casini, Firenze
Ferdinando Ferroni, Firenze
Cesare Maggiali, Carrara
Giovanni Mei, Viareggio (Lucca)
Milton Poggini, Anghiari (Arezzo)
Igino, Sderci Firenze
Osvaldo Spelta, Lucca

Come previsto dal regolamento, Sderci ricevette 3.000 lire per il violino e altrettante per la viola; gli strumenti furono acquistati dagli organizzatori ed entrarono a far parte del Museo Liutistico dell’artigianato. Il museo – si legge nel regolamento del 1937 – “verrà custodito permanentemente nella città di Cremona”.

Gli strumenti, già esposti al Museo Stradivariano ed oggi nelle Collezioni del Museo del Violino, sono tuttora privi di etichetta così come erano stati presentati al concorso.

Solo dodici anni dopo, nel 1949, il Comitato Esecutivo per la Celebrazione di Antonio Stradivari promosse ed organizzò una Mostra-Concorso Internazionale di Liuteria Contemporanea. Il regolamento prevedeva diversi sezioni: fra queste una speciale per liutai considerati fuori concorso invitati a partecipare dalla giuria. Fra loro i liutai toscani Carlo Bisiach, Iginio Sderci, trionfatore del concorso del 1937, e Fernando Ferroni.

I premi in denaro rispetto al precedente concorso nazionale del 1937 furono aumentati di ben dieci volte ma non furono più legati all’acquisto degli strumenti premiati.

Oltre ai liutai toscani fuori concorso furono esposti in mostra strumenti di:

Valentino De Zorzi, Firenze
Giuseppe Secondo Paganini di Forlì, Firenze
Luciano Sderci, Firenze – Premio speciale per un giovane liutaio italiano –
Piero Badalassi, Pisa
Carlo Chericoni in Massa-Apuania
Dario Vettori, Firenzuola (Firenze)
Milton Poggini, Anghiari (Arezzo)

Il concorso vide nuovamente l’affermazione di Iginio Sderci che ottenne il premio speciale con medaglia d’oro. Considerando il premio riconosciuto a suo figlio Luciano, il successo della famiglia fu indiscutibile.

Una breve considerazione in conclusione: i due concorsi del 1937 e del 1949, a pochi anni di distanza, ma separati da un conflitto mondiale dagli effetti disastrosi, consacrano inequivocabilmente Iginio Sderci come uno dei protagonisti della liuteria italiana di quegli anni.

(testo di Fausto Cacciatori)